“Nel mondo tutti bene“: secondo quanto emerso dalle 30.890 interviste svolte a livello mondiale da Doxa e WIN in 40 Paesi, il 76% del campione considerato definisce il proprio stato di salute buono o addirittura ottimo, senza particolari divergenze di opinioni tra uomini e donne.
Le differenze si iniziano a sentire ovviamente quando si considerano le classi d’età, con il 33% degli under 18 che si considera in ottima salute contro il 10% degli over 64, ma anche le zone geografiche: in questo secondo caso, a sorpresa, i livelli più elevati di salute percepita si rilevano in Africa Centrale e Sud-Est Asiatico, mentre quelli più bassi si registrano in Europa, Medio Oriente e Nord Africa. Per quanto riguarda il Vecchio Continente, fa eccezione il nostro Paese, con l’83% dei rispondenti che ha dichiarato uno stato di salute buono o ottimo, il 14% che si considera in scarsa salute e il 3% in cattiva salute.
Doxa e WIN hanno inoltre individuato cinque comportamenti, abitudini, stili di vita e di consumo che possono avere un impatto talvolta decisivo sulla nostra salute, fotografando numeri e tendenze da tenere in considerazione. Oltre a fumo, alcol, attività fisica e sonno c’è anche lo stress, con il 30% degli intervistati a livello mondiale che dichiara di sentirsi stressato molto o abbastanza spesso. In Italia la percentuale di persone che si riconosce in questa condizione di attesta al 28%, quindi leggermente al di sotto della media complessiva.
“La salute rimane per molti aspetti il fulcro della nostra vita quotidiana. Spesso la diamo per scontata, almeno finché qualcosa non comincia a preoccuparci. Siamo costantemente circondati da messaggi sulla salute e sul benessere, ma quanto ci sentiamo davvero in salute? Dal nostro sondaggio mondiale basato su 30.890 interviste in 40 Paesi, pare che il sentirsi in buona salute non sia sistematicamente connesso con i fattori di rischio associati ai nostri comportamenti” ha commentato Vilma Scarpino, amministratore delegato di Doxa e presidente di WIN. “La stragrande maggioranza della popolazione mondiale dichiara infatti di avere una salute buona o ottima, anche al di là delle reali condizioni di vita; può essere dunque che tale percezione renda difficoltoso per le istituzioni che si occupano di salute ottenere grandi cambiamenti nei comportamenti, volti al miglioramento della salute collettiva. La ricchezza dei risultati di questo sondaggio è importante e affascinante, e WIN è orgogliosa di poter dare un contributo alla conoscenza e al miglioramento della salute a livello mondiale“.
COMMENTI