Sette tappe? Un numero casuale? Non credo più da tempo al caso ma alla combinazione fortuita degli eventi.
Sicuramente questa nuova rubrica nasce a maggio e vi accompagnerà fino a dicembre con una pausa per la ri-creazione ad agosto.
Quindi sette appuntamenti di riflessione sui temi delle relazioni e dei sistemi che abitiamo. Il numero sette è un numero magico, simbolo di ricerca e scoperta, conoscenza ed intuizione per realizzare ‘prodigi’ nel quotidiano. Rappresenta il numero della perfezione ciclica e del miglioramento continuo, esprime la possibilità di portare alla luce talenti e doti nascoste per darne piena espressione.
Da qui vorrei partire nell’accompagnarvi in questo viaggio di esperienza, apprendimento e condivisione. Sono fiduciosa, testimone diretta e indiretta di trasformazioni che hanno ‘risanato’ le relazioni per poter esprimere al meglio il nostro potenziale e per migliorare la qualità della nostra vita, l’unica di cui siamo responsabili.
Molto di quello che racconto in questa rubrica è frutto dell’ascolto e della raccolta di saperi e narrazioni personali e professionali che hanno contribuito in forme e tempi diversi alla riprogettazione per ‘Ricominciare da me’.
L’osservazione, l’elaborazione e la trasformazione delle relazioni sono state al centro del mio percorso di senso per tornare regista e protagonista della mia vita, responsabile del mio ben-essere… ben oltre i primi ‘anta’, testimone che non è mai troppo tardi per prenderci cura delle nostre relazioni. Molti stimoli mi sono stati donati da altri e io vorrei rimetterli in circolo per far fluire la conoscenza e stimolare scintille di consapevolezza.
Il tema centrale di questo viaggio sono le relazioni.
Siamo creature sociali e le relazioni sono importanti per il nostro benessere e la nostra salute Sono gli assets più importante di ogni società, con le relazioni si crea valore, crescita e prosperità ma , c’è un ma!
Questo accade solo se le relazioni sono consapevoli e sostenibili, se nascono da una prospettiva di equilibrio negli scambi, se sono alimentate da fiducia e rispetto reciproco, se si sviluppano come relazioni di senso. Purtroppo ci sono segnali evidenti da decenni di un degrado relazionale progressivo, assistiamo inermi ad un impoverimento della qualità delle relazioni in tutti i sistemi che abitiamo e in tutte le direzioni. Sono in crisi le relazioni di coppia, le relazioni famigliari, le relazioni amicali, le relazioni scolastiche, le relazioni aziendali…e le relazioni politiche! Le persone nonostante la tecnologia che connette always on, nonostante centinaia, se non migliaia di amici e connessioni virtuali, si sentono molto sole, fragili, confuse e infelici, lo stress è in aumento e nella frenesia della post modernità liquida ci si sente disorientati ed incapaci di trovare nuove bussole di ben-essere.
I conflitti relazionali per la detenzione del potere decisionale e per avere l’ultima parola imperversano, sembra esserci sempre una ‘questione di vita o di morte’, bisogna ‘avere sempre ragione ad ogni costo’ per affermare il proprio ‘ego’. Al contrario relazioni soddisfacenti, efficaci e funzionali nelle diverse prospettive contribuiscono alla nostra felicità.
Queste relazioni possono attivarsi solo da spazi collaborativi alimentati da una profonda autenticità e vera intenzione, sono connessioni vissute da stati dell’io adulti e assertivi.
Qualche anticipazione sulle tappe del viaggio
Inizieremo dalla prima relazione centrale nella nostra vita, la relazione consapevole con noi stessi e il potere dell’autosservazione nel ‘qui e ora’.
Ci apriremo alla relazione con gli altri nelle varie zone sociali, ci soffermeremo sulla nostra relazione con il lavoro e sulla realizzazione professionale, proseguiremo aprendo lo spazio delle relazioni al lavoro per un’organizzazione sostenibile che vuole diventare un ‘great place to work’.
Faremo una sosta per riflettere sulla relazione con i valori che io vedo nella consapevolezza e sui comportamenti soft agiti nella pratica.
Avvicinandoci alla fine del viaggio dedicheremo uno spazio alla relazione con la managerialità del nuovo millennio, una relazione di guida e sviluppo che richiede profondi ripensamenti per una riprogettazione generativa del futuro del lavoro.
A dicembre in occasione della settima e ultima tappa faremo insieme un bilancio del nostro ben-essere relazionale e dei buoni propositi per il 2019!
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