Tra tutte le innovazioni che abbiamo sperimentato in questi ultimi mesi, una delle più promettenti è quella dei video colloqui, che hanno permesso alle aziende di portare avanti i processi di ricerca e selezione pur nell’impossibilità di incontrare di persona i candidati.
Visto il successo registrato da questo nuovo strumento, il cui utilizzo non può però essere “improvvisato”, è giunto il momento di conoscerlo meglio, per capire come introdurlo nelle strategie aziendali di recruiting. Oggi partiamo – con l’aiuto di CleverConnect Italia – dal video colloquio on demand.
Andrea Pedrini, country manager di CleverConnect Italia, è uno dei relatori della terza edizione di The Humanizing Era, in programma mercoledì 16 dicembre: per scoprire di più puoi visitare questa pagina.
Che cos’è il video colloquio on demand
Prima di tutto è fondamentale avere ben chiaro di che cosa stiamo parlando. Il video colloquio on demand è quella fase della selezione in cui il candidato risponde registrando un video, da PC o da smartphone, ad alcune domande precedentemente stabilite dal recruiter.
Si tratta di uno strumento che garantisce la massima flessibilità sia al candidato – che può registrare le proprie risposte nel momento più adatto – sia al recruiter – che a sua volta può visionare il video quando preferisce.
10 domande (e risposte) per conoscerlo meglio
Per quanto utile, una definizione ovviamente non basta per decidere se e in che modo integrare il video colloquio on demand all’interno dei processi di selezione di un’azienda.
CleverConnect Italia ha perciò raccolto nell’e-book Il video colloquio on demand in 10 domande tutti i tratti distintivi di questo strumento, condensandoli in 10 domande che permettono ai recruiter di approfondirne ogni aspetto. Una vera e propria guida pratica che mette in luce i vantaggi per le aziende, le funzionalità, le possibilità per i candidati e tanto altro ancora, e che è possibile scaricare gratuitamente qui.
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