Mancano dieci giorni al Natale 2020: in condizioni normali le aziende sarebbero alle prese con gli ultimi preparativi per le cene aziendali, i brindisi e lo scambio di auguri prima della pausa per le festività.
Dal momento che di normale, però, c’è ben poco, bisogna trovare strade alternative per preservare i tradizionali momenti di condivisione all’interno delle organizzazioni.
Mossa da questo desiderio, R-Everse ha perciò deciso di reinventare il proprio brindisi di Natale: recapiterà a casa di ciascuno dei suoi 55 dipendenti distribuiti tra Italia e Germania un cesto con gli “ingredienti” della cena aziendale, che sarà condivisa online il 22 dicembre.
La serata, frutto di una collaborazione vincente dei reparti marketing ed HR dell’azienda, aprirà le sue porte virtuali anche ad ospiti speciali, chiamati ad arricchire i festeggiamenti con contenuti di valore. Tra questi ci sarà Martín Castrogiovanni, ex rugbista, che parlerà della sua storia come metafora per la gestione del team e delle relazioni.
L’iniziativa non riguarderà solo le persone che lavorano in R-Everse: in collaborazione con l’associazione di volontariato La Strada verranno infatti consegnati altri 70 cadeau a base di cibo alle famiglie più bisognose dell’hinterland milanese.
Gestire la crisi senza trascurare le persone
In quest’ultimo periodo, come molte altre aziende, R-Everse ha continuamente messo in campo nuove soluzioni per contrastare una situazione che sta mettendo tutti a dura prova. Abituata fin dalla sua nascita allo smart working, l’azienda ha interpretato l’emergenza sanitaria come stimolo per andare oltre e individuare nuove modalità per lavorare e collaborare al meglio anche in condizioni difficili.
«La voglia di trovare delle soluzioni è stata una continua sfida in questo periodo» ha spiegato Daniele Bacchi, founder di R-Everse, «e in questi mesi abbiamo riflettuto sul nostro futuro. Investire è stata una delle azioni messe in campo, e in questo momento ci ha permesso di acquisire sempre più nuove competenze, che sono andate ad arricchire la nostra offerta di servizi. Il nostro segreto è credere nelle persone con cui collaboriamo».
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