Identità definita e valori condivisi: così si ingaggiano i dipendenti

Perché esiste l’azienda in cui lavoro? C’è una missione di base o ci si focalizza solo sul profitto?”: domande esistenziali che possono far sorridere alcuni, ma che sono determinanti per il business, come sostenuto da Stan Phelps e Graeme Newell nel libro Red goldfish: motivating sales and loyalty through shared passion and purpose.

Come dimostrato dai dati raccolti, infatti, ciò che oggi spinge le persone – sia lato clienti che lato dipendenti – a scegliere una determinata azienda non è tanto ciò che essa fa o come lo fa, ma il motivo per cui offre un determinato prodotto o servizio. La mission aziendale deve allora essere rispettata in ogni dimensione del business, in ogni decisione e in ogni attività, e deve esserle garantita una posizione prioritaria accanto all’attenzione per dipendenti e clienti, superando definitivamente la focalizzazione su profitto e shareholder.

Un nuovo modello di azienda, guidata da ideali e valori specifici, è quindi quello proposto dai due autori, che parlano di “for purposered_goldfish_book corporations”, ovvero aziende il cui obiettivo è radicato nel modello di business e che offrono valore e significato a consumatori e dipendenti.

Non sottovalutiamo l’importanza del pesce rosso

Piccole attenzioni, forse, ma che fanno la differenza, come dimostrato dall’iniziativa avviata nel 2001 dalla catena di hotel Kimpton, che ha deciso di dare a ogni ospite la possibilità di adottare un pesce rosso durante il soggiorno, per compagnia oppure per non sentire la mancanza del proprio animale domestico o, ancora, per creare un’atmosfera più familiare e accogliente. Da qui il titolo del testo, che utilizza la crescita del pesce rosso come metafora del business: così come la crescita del primo è condizionata da un discreto numero di fattori, sulla crescita del business incidono il mercato, il numero di competitor, l’economia, la fase di start-up o di lancio del prodotto e le caratteristiche distintive dell’azienda. Considerando che l’unica cosa sulla quale l’azienda ha pieno controllo sono proprio queste ultime, risulta evidente come su di esse si debba puntare come elemento differenziante.

Sono oltre 250 le aziende che Stan Phelps e Graeme Newell hanno analizzato per ricavarne i loro otto archetipi di scopo: il protettore (azienda che punta a “proteggere ciò che conta”), il liberatore (brand in grado di rompere un sistema stabilito e poco funzionante portando innovazione ed eliminando pratiche poco vantaggiose per il consumatore), il designer, la guida, l’avvocato, il marchio che “sfida”, l’unificatore e il master.

Grazie agli esempi che illustrano ciascun archetipo, i lettori potranno capire come rivoluzionare il modo in cui la loro azienda funziona e alimentare l’employee engagement, differenziandosi davvero dai competitor.

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