Indipendentemente dalle differenze di età, etnia e cultura, a livello globale diversity e inclusion (D&I) si stanno affermando come valori di fondamentale importanza all’interno degli ambienti di lavoro: è quanto rilevato dal sondaggio presentato da Lenovo durante il Women’s Forum per l’economia e la società.
L’indagine è stata condotta su un campione di 5.000 persone che rappresentano diversi Paesi e culture del mondo (Cina, Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Brasile): è emerso come l’importanza delle tematiche di diversità e inclusione sia appena al di sotto di occupazione, sanità e istruzione fra le priorità indicate, e anche come la tecnologia rappresenti un fattore positivo nell’avanzamento delle tematiche di D&I e contribuisca ad avvicinare fra loro le diverse parti del mondo. Questo indica un importante cambiamento nei valori del pubblico: diversity e inclusion sono infatti considerate come opportunità per costruire una comunità, non solo come risultato da ottenere.
“L’apprezzamento sempre maggiore della D&I dimostra come i valori delle persone stiano cambiando in maniera fondamentale, ed è ancora più importante tenere conto di questo cambiamento nel perseguire innovazioni tecnologiche in campi emergenti quali AR/VR, 5G e intelligenza artificiale, che per loro natura richiedono approcci mentali diversificati, creativi e inclusivi. La necessità di perseguire la diversità nelle aziende non è mai stata più chiara” ha dichiarato Yang Yuanqing, CEO di Lenovo.
Il sondaggio globale è uno degli elementi del primo report D&I di Lenovo, che affronta diversity e inclusion in maniera olistica, impegnandosi a conseguire l’obiettivo di avere almeno il 20% di donne fra i top manager a livello globale entro il 2020. “Diversità e inclusione sono per noi un imperativo a livello globale” ha aggiunto Yolanda Conyers, Chief Diversity Officer di Lenovo, “che ci consente di fare nostre le migliori e più innovative idee, oltre a consentirci di comprendere meglio le esigenze dei nostri clienti, e quindi di rispondervi al meglio”.
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