Novità estiva per tutte le lavoratrici dipendenti nel pubblico e nel privato e per le imprenditrici e lavoratrici autonome con figli di età compresa tra 0 e 2 anni: il consiglio regionale della Lombardia ha infatti deciso di avviare uno studio per valutare la possibilità di introduzione del voucher baby-sitting proposta dal consigliere Jacopo Scandella.
L’introduzione di una simile misura a sostegno delle madri lavoratrici appare più che mai auspicabile dal momento che in Italia il tasso di occupazione femminile non raggiunge nemmeno il 50%, confinandoci alla penultima posizione in Europa. “Molte sono le donne che dopo la prima o la seconda gravidanza rinunciano al lavoro, perché di fatto troppo spesso mancano le condizioni economiche e logistiche per conciliare impegno lavorativo e maternità” ha sottolineato Scandella; nell’ultimo periodo la situazione non è migliorata anche a causa dell’eliminazione degli sgravi contributivi previsti dal governo Renzi per i datori di lavoro che promuovono azioni di work-life balance come part-time e smart working.
“Regione Lombardia si è sempre limitata ad adottare misure complementari rispetto a quelle statali, senza considerare il reale impatto sulla condizione della donna lavoratrice e sul benessere familiare” ha proseguito Scandella. “Sono convinto che le istituzioni debbano creare una rete di servizi e di agevolazioni che permettano di conciliare lavoro e maternità: il voucher baby-sitting va in questa direzione, perché l’asilo nido non c’è ovunque e non sempre è la risposta adatta alle esigenze della famiglia. Sono soddisfatto della risposta positiva dei colleghi, ora mi attendo che si ragioni in tempi brevi di come attuarlo concretamente“.
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