Campagna del nastro bianco, Sodexo contro la violenza sulle donne

White-RibbonTerminerà venerdì 30 novembre la mobilitazione promossa da Sodexo per dire no a maltrattamenti e femminicidi, avviata in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne attraverso l’adesione alla “Campagna del nastro bianco“, un’iniziativa diffusa in oltre 50 Paesi del mondo e approdata in Italia nel 2006.

Dal 26 al 30 novembre, quindi, all’interno delle sedi di Cinisello Balsamo, Padova, Roma, Napoli, Rivoli e in tutti i siti che hanno deciso di aderire, tutti gli uomini possono indossare un fiocco bianco come simbolo di opposizione nei confronti di qualsiasi forma di violenza e sopruso verso le donne, e di condanna verso coloro che non si fanno scrupoli a compierne. Si tratta di un gesto emblematico nato nel 1991 per volontà di un movimento di oltre 100.000 uomini che ha deciso di agire concretamente e indossare un nastro bianco per manifestare la propria posizione in seguito all’uccisione di 14 ragazze dell’Università di Montreal per mano di un antifemminista.

La giornata internazionale contro la violenza sulle donne è divenuta oggetto di un’interpretazione molto distante dal reale messaggio che intende veicolare, ovvero che la battaglia contro i soprusi sia un tema di interesse puramente femminile” ha dichiarato Stefano Biaggi, Amministratore Delegato di Sodexo Italia. “La verità è che le donne, pur avendo le risorse per riscattarsi e ricostruire un proprio percorso di vita, non devono essere abbandonate in questa difficile lotta alla violenza. Per questo motivo vogliamo diffondere questa campagna a tutti i collaboratori della nostra azienda, lasciando che sia la componente maschile a prendere posizione. Avere un sostegno concreto da parte degli uomini, che dimostrano empatia e comprensione, è di importanza fondamentale non solo nell’ambito di questa campagna, ma anche nella vita quotidiana. Si tratta di un gesto semplice ma di enorme valore, e il nostro augurio è che venga condiviso dal maggior numero possibile di colleghi“.

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