Silenzio e poche denunce: così di solito si “affronta” la violenza di genere, che secondo l’ultimo rapporto Istat è stata causa in Italia di 149 casi di donne vittime di omicidi volontari nel 2016. Per questo è importante che anche in ambito lavorativo e aziendale si impari a riconoscere e prevenire la violenza, intercettando i segnali di malessere delle vittime e proponendosi come luogo di supporto concreto. Il gruppo Ingo ha perciò deciso di aderire al Progetto Libellula – avviato in collaborazione con Zeta Service un anno fa e conclusosi recentemente – che ha coinvolto i circa 700 dipendenti delle sedi di Paderno Dugnano, Torino e Forlì.
Il progetto
Il percorso proposto dal Progetto Libellula è stato strutturato in tre fasi: una survey per misurare l’employee engagement sul tema, un corso di formazione mirato alla creazione di 12 ambassador interni all’azienda e un workshop per stimolare il dibattito sulla questione e fornire indicazioni su possibili azioni concrete da mettere in atto per offrire aiuto e sostegno alle donne vittime di violenza, non solo sessuale ma anche fisica, psicologica ed economica.
L’indagine condotta dal Progetto Libellula tra i dipendenti delle 25 grandi aziende aderenti al programma ha rilevato che il 68% degli intervistati individua la promozione di una politica di pari opportunità in azienda come l’arma migliore per garantire parità di accesso, di sviluppo e di carriera, seguita dai servizi di consulenza legale e psicologica, i corsi di difesa personale, l’erogazione di seminari e giornate formative. Evidenze che in una realtà a presenza prettamente femminile come Ingo risultano ancora più pertinenti e degne di attenzione.
“È fondamentale che anche le aziende diventino luoghi in cui poter veicolare messaggi come quelli di cui il Progetto Libellula si fa promotore. Sono sicuro che da oggi i dipendenti Ingo siano un po’ più consapevoli della diffusione della violenza sulle donne, ma su questi temi non bisogna mai abbassare la guardia” ha dichiarato Lorenzo Finazzi, HR Business Partner di Ingo. “Quello fatto con Zeta Service è stato un percorso complesso e ricco di stimoli per tutti noi”, percorso che si aggiunge alle iniziative di conciliazione lavoro-vita privata, agli interventi formativi e di counseling e alla presenza in ufficio di un osteopata professionista per alleviare e curare i problemi derivanti da posture scorrette, che testimoniano la sensibilità del gruppo in materia di Corporate Social Responsibility (CSR) e di benessere dei dipendenti.
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