Lavoro con vista: ci pensa Smartway

smartwayContro lo spauracchio di uno smart working che danneggerà a lungo andare l’economia dei territori e delle città scende in campo il progetto di una startup italiana, Smartway.

L’obiettivo è molto semplice: mettere in contatto strutture ricettive (agriturismi, b&b, appartamenti) all’interno di borghi rurali e smart workers, permettendo a entrambi di trovare la migliore soluzione per portare avanti le rispettive attività.

«La risposta al nostro progetto è stata positiva, sia dal lato degli host che dei nomadi digitali, anche perché tocca diversi punti: la riscoperta di luoghi meravigliosi, la ruralità dei borghi» ha dichiarato in un’intervista Berardino D’Errico, fondatore di Smartway insieme a Giacomo Del Ciondolo.

I nomadi digitali non sono turisti: ci vuole un servizio ad hoc

La piattaforma Smartway mette a disposizione di tutte le aziende e di tutti i lavoratori interessati una vetrina e un canale di contatto diretto con tutte le strutture (al momento concentrate principalmente nei territori di Montepulciano, Pienza e Monticchiello) che possono garantire i servizi indispensabili agli smart workers, come internet veloce, postazioni funzionali e comode e tutto ciò che serve per un corretto work-life balance.

Smartway garantisce inoltre un risparmio sui costi di pernottamento, dal momento che un soggiorno di questo tipo dura solitamente almeno 10 giorni.

«Stiamo chiudendo i primi accordi per gennaio con alcune aziende che daranno ai loro dipendenti la possibilità di effettuare dei soggiorni-test con noi, e abbiamo risposte positive anche da parte di amministrazioni comunali che stanno pensando di utilizzare il nostro portale per rilanciare la loro area» ha concluso D’Errico.

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