Leadership e management sono un’arte che per essere esercitata ha bisogno di una pratica e di un’evoluzione personale e professionale continue; per mettere alla prova e sviluppare le capacità strategiche ed esecutive necessarie non poteva che nascere – nell’era delle serie tv Netflix – una training experience cinematografica.
Stiamo parlando delle tecnologie di apprendimento innovative e dei prodotti live e digitali messi in campo da Newton, società attiva nel campo della consulenza manageriale, che attraverso Kube Universe e The Cage – per citare due esempi – offre una nuova forma di training experience fondata su quelle che sono state definite storie 3.0, in cui il manager protagonista può immergersi e agire determinandone gli esiti, realizzate con il supporto tecnico e professionale di attori specializzati, consulenti in regia ed équipe tecniche della Room – l’ambiente di simulazione tecnologico in cui l’esperienza ha luogo.
Immersive training experience: i manager recitano a soggetto
Come accennato, nello scenario tecnologico allestito all’interno della Room ciascun manager-trainee diviene il protagonista di una storia di business complessa, che può toccare svariati argomenti – dal lancio di nuovi prodotti all’ingresso in nuovi mercati, dai problemi di governance al team management e team engagement – con un unico obiettivo: aiutarlo a sviluppare e allenare 4 competenze chiave – orientamento ai risultati, visione prospettica e sistemica, comprensione del contesto e capacità di favorire la nascita di relazioni utili al raggiungimento di un risultato comune – per la gestione di situazioni lavorative complesse.
“L’esperienza è un terreno fertile sul quale sviluppare l’apprendimento” ha dichiarato uno dei fondatori di Newton, Nicola Giunta, in un articolo pubblicato su Corriere Innovazione. “Nel realizzare questi prodotti ci siamo ispirati a Netflix, social network e serie televisive” ha proseguito Giunta, “che inevitabilmente stanno cambiando paradigmi narrativi e linguaggi, mettendo in primo piano l’interazione. Anche il mondo della formazione ormai non può più prescindere dall’utilizzo di queste modalità comunicative“.
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