Cura per i dipendenti e management: ecco le 5 tipologie di imprenditori

news-ebook-welfareL’abito non fa il monaco, ma la cura nei confronti dei propri dipendenti fa il manager: è quanto emerge da un recente studio condotto dall’istituto Tailor Nelson Sofres per Sodexo Benefits & Rewards, realizzato intervistando 801 imprenditori di tutto il mondo con un range di dipendenti compreso tra 10 e 100. Si tratta di un’analisi approfondita sulle PMI realizzata con l’obiettivo di capire quanto i manager considerino importante la qualità della vita dei propri dipendenti e quali siano le categorie di manager contemporanei, definite analizzando l’approccio agli investimenti welfare.

Come è facile immaginare, non tutti gli imprenditori si comportano allo stesso modo quando scelgono d’investire in welfare a favore dei propri dipendenti. Nonostante i molteplici punti di vista, i benefit mettono tutti d’accordo: il 90% degli imprenditori riconosce come fattore importante il rapporto tra la valorizzazione, il riconoscimento dell’impegno e le performance, mentre per il 53% questa correlazione è fondamentale. Ma non è tutto: per l’87% sono importanti anche gli investimenti in comfort e sicurezza nell’ambiente di lavoro, giudicato dal 47% conditio sine qua non, mentre l’82% dei manager pensa che il legame tra performance e crescita dei collaboratori attraverso la formazione sia indissolubile, mentre è un fattore imprescindibile per il 39% del campione.

Quali sono quindi le 5 tipologie di manager individuate dall’indagine? Eccole qui: la più grande è quella degli “Agnostici” (26%), manager a capo di aziende con più di 20 dipendenti, preoccupati dall’attrazione di nuovi talenti e dalla riduzione dell’assenteismo, che implementano misure a favore della qualità della vita in maniera funzionale ad attrarre e trattenere collaboratori validi. Sul secondo gradino del podio ci sono i “Contrari” (24%), imprenditori che investono meno degli altri nell’ambiente di lavoro, in misure a favore della salute o dell’equilibrio vita-lavoro dei propri collaboratori e le cui sfide riguardano soprattutto innovatività dell’azienda, salute finanziaria e reputazione. Terza piazza invece per i “Convinti” (22%), manager con un alto livello d’istruzione, certi dell’efficacia di misure a favore dei dipendenti in correlazione positiva con i risultati dell’azienda. Più ristrette invece le tribù dei “Pragmatici” (16%), imprenditori “senior” che puntano soprattutto al benessere fisico dei collaboratori facendo attenzione al loro salario, e gli “Esploratori” (12%), manager moderatamente convinti dell’efficacia delle misure welfare ma desiderosi di sperimentare, riscontrando così meno problemi in termini di assenteismo e capacità di attrarre collaboratori.

Risulta evidente come la ricerca abbia messo in luce il nesso tra qualità della vita sul posto di lavoro e performance dell’azienda, un rapporto indissolubile sul quale i manager intervistati sono d’accordo, riconoscendo il rapporto causa-effetto positivo tra lavoratori soddisfatti e risultati economici” ha spiegato Silvia Burigana, Marketing & Communication Director di Sodexo Benefits & Rewards. “Riconoscimento, ambiente lavorativo e crescita del personale sono elementi fondamentali: da loro dipende la qualità della vita delle persone all’interno delle aziende. Questo rende necessario mettere a disposizione delle imprese strumenti innovativi, capaci di aumentare benessere e produttività, senza gravare su tempi e costi. Quello che oggi manca è l’applicazione metodica di tali misure, adottate in numero insufficiente alle necessità dell’azienda, che si ritrova a dover fronteggiare difficoltà nell’ingaggiare risorse di valore e contrastare l’assenteismo”.

Lo scenario di manager e imprenditori che emerge dallo studio è consapevole dell’efficacia delle azioni a favore della qualità della vita dei collaboratori, e nella quasi totalità dei casi mette in campo alcune misure in tal senso. Coloro i quali hanno attivato almeno una misura concreta a favore dei dipendenti hanno notato un miglioramento generale dell’atmosfera sul luogo di lavoro (78%), un aumento della produttività (69%) e un miglioramento della reputazione dell’azienda (66%). Il 90% dei leader aziendali, inoltre, è convinto dell’impatto positivo sulle performance aziendali di azioni a favore di sistemi di valutazione, riconoscimento e incentivazione per i dipendenti; circa l’80% degli intervistati, infine, ha fiducia anche in azioni per migliorare l’ambiente fisico di lavoro e per incentivare la formazione dei dipendenti stessi.

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