Welfare Index PMI 2020: una marcia in più per le aziende

Welfare Index PMI 2020Welfare aziendale, avanti tutta: messe alla prova dalla crisi, le PMI italiane hanno risposto intensificando il loro impegno in materia di sostegno ai lavoratori, alle famiglie, alle comunità e al territorio.

Un nuovo livello di maturità nella cultura aziendale del nostro Paese fotografato dal Welfare Index PMI 2020, i cui risultati sono stati presentati ieri a Roma. L’evento ha inoltre ospitato la premiazione delle 78 imprese Welfare Champion 2020, che si sono distinte per la loro capacità di reazione e resilienza, nonché per il supporto offerto a dipendenti, territorio e sistema sanitario nazionale.

L’edizione di quest’anno, promossa da Generali Italia, ha ampliato il proprio quadro di analisi attraverso più di 6.500 interviste, il focus sul Covid-19 e l’indagine relativa all’impatto del welfare sui risultati di bilancio. Ecco cosa è emerso.

Crescita del welfare e sviluppo della cultura aziendale

Dovendo affrontare una pandemia mondiale, le PMI italiane hanno premuto sull’acceleratore delle iniziative di welfare, facendo registrare un +50% delle imprese attive in tal senso. Il 78,9% delle aziende ha inoltre confermato i servizi welfare già introdotti, mentre il 27,7% ne ha proposti di nuovi o ha potenziato quelli esistenti.

A livello di trasformazione culturale, il 91,6% delle PMI ha acquisito una maggiore consapevolezza circa la centralità della salute e della sicurezza dei lavoratori, mentre il 65% vuole impegnarsi maggiormente per la sostenibilità del territorio in cui opera. Le imprese riconoscono quindi la centralità del loro ruolo nel garantire uno sviluppo sostenibile e un impatto positivo sull’intero ecosistema.

Aumento di produttività e occupazione

Gli effetti positivi del welfare aziendale si sono fatti sentire anche su bilanci e livelli di occupazione. Con l’aiuto di Cerved, il Welfare Index PMI 2020 ha infatti analizzato i bilanci dell’ultimo biennio di 3.000 imprese, registrando un +6% nel tasso di produttività e un +11,5% di occupazione all’interno delle aziende più attive in ambito welfare (la media delle PMI è, rispettivamente, del 2,1% e del 7,5%).

«In questo nuovo contesto del Covid-19, attraverso Welfare Index PMI 2020, abbiamo osservato come le imprese hanno agito in qualità di soggetto sociale, oltre che economico e di mercato, per la loro diffusione nel territorio e per la vicinanza ai lavoratori e alle famiglie, dando vita a un nuovo welfare di sussidiarietà. Sono straordinarie storie di resilienza delle nostre PMI» ha commentato Marco Sesana, Country Manager & CEO Generali Italia e Global Business Lines. «Le imprese con un welfare più maturo sono state punto di riferimento delle comunità e hanno avuto maggiore capacità di reazione durante l’emergenza Covid. Il maggior numero di iniziative intraprese interessano le priorità del Paese: salute, sicurezza, assistenza, formazione, conciliazione vita-lavoro. Questo oggi ci conferma che il welfare, oltre ad essere strategico per la crescita delle imprese, sarà leva per la ripresa sostenibile del Paese».

«Resilienza, sostenibilità, cultura d’impresa e responsabilità sociale sono da tempo i cardini del nostro impegno a supporto delle PMI italiane» ha aggiunto Giancarlo Turati, Vice Presidente Piccola Industria Confindustria. «Dal rapporto Welfare Index PMI 2020 emerge chiaramente come siano proprio queste le direttrici seguite dalle imprese per affrontare l’emergenza e agganciare la ripresa».

Qui trovi il rapporto completo Welfare Index PMI 2020.

COMMENTI

WORDPRESS: 0
DISQUS: