L’avanzata inarrestabile dell’innovazione tecnologica sta ampiamente sdoganando modalità di lavoro fino a poco tempo fa ritenute futuristiche, contribuendo alla crescita e alla diffusione dei cosiddetti mobile workers. Prendendo in considerazione le stime di Strategy Analytics, i dipendenti che scelgono di lavorare in mobilità – potendo contare su una gamma di dispositivi più diversificata che mai – raggiungeranno nei prossimi 3 anni quota 1,8 miliardi, pari al 43,3% della forza lavoro globale.
Una simile trasformazione, come abbiamo già accennato, è resa possibile da tecnologie come il cloud computing, in grado di abilitare l’archiviazione e l’accesso semplificato ai dati da qualsiasi luogo, nonché la collaborazione da sedi differenti. Secondo dynabook – realtà imprenditoriale nata nel 2018 in seguito all’acquisizione, da parte di Sharp Corporation, dell’80,1% del business dei computer Toshiba – sono i CIO a rivestire un ruolo fondamentale nell’assicurare la massima efficienza operativa e la giusta dotazione di sicurezza per le loro organizzazioni, aiutando anche i dipendenti a confrontarsi e adattarsi a questo panorama in continua evoluzione.
Continuando a parlare di trasformazioni, il 5G è la prossima, imminente novità che promette di aprire la strada a una nuova generazione di dispositivi IoT. Gli smart watch, per esempio, offrono funzionalità rapide e immediate ai dipendenti fuori ufficio, mentre strumenti come gli smart glass rivoluzioneranno numerosi settori, semplificando e alleggerendo i carichi di lavoro per coloro che operano nell’industria pesante, dall’ingegneria alla produzione, alla logistica. La sfida per i responsabili IT consiste nel garantire che il parco dispositivi continui a soddisfare queste richieste in costante mutamento. La strategia “PC as a Service“, secondo la quale i dispositivi e i servizi aziendali sono utilizzati su abbonamento piuttosto che acquistati, sta quindi emergendo come un modello di business efficace per usufruire delle ultime tecnologie disponibili, su base continuativa e con investimenti contenuti.
In un simile scenario guidato dai dati, ovviamente, la sicurezza deve rimanere una priorità assoluta per le aziende, anche alla luce dell’introduzione del GDPR. Nel 2018 sono stati registrati 10,52 miliardi di attacchi malware, il numero più alto mai registrato da SonicWall, e la forza lavoro di oggi deve sapersi adattare anche al più ampio panorama delle minacce create dall’arrivo dei wearable e delle altre soluzioni IoT. Secondo uno studio del Ponemon Institute, dal 2017 abbiamo assistito a un aumento vertiginoso delle violazioni dei dati nei confronti di dispositivi IoT, in particolare a causa di sistemi o applicazioni non adeguatamente protetti. È fondamentale, quindi, non trascurare di offrire una corretta formazione ai propri dipendenti sull’importanza della sicurezza dei dati e sul crescente ruolo che loro stessi rivestono nella protezione della rete: il 48% dei decision maker europei riconosce questa necessità, considerando la formazione del personale in ambito tecnologico una priorità fondamentale per gli investimenti.
In conclusione, l’evoluzione tecnologica traccia un futuro in cui le aziende avranno ampie opportunità di ottimizzare le operazioni e migliorare la produttività; per raggiungere questo obiettivo, però, è fondamentale che i dipendenti siano coinvolti, affinché si possa davvero massimizzare il potenziale e ridurre al minimo i rischi di queste tecnologie.
COMMENTI