La mobilità sul lavoro si diffonde, si moltiplicano le tecnologie che abilitano il coworking, cresce l’attenzione rivolta alla tutela di un corretto work-life balance. Di fronte a questi cambiamenti, tuttavia, le PMI (aziende con meno di 1.000 dipendenti a livello globale) stentano ancora a tenere il passo, come dimostra un recente studio svolto da Lenovo e Forrester Consulting, che ha coinvolto 813 lavoratori e 803 responsabili ufficio acquisti all’interno di PMI attive su differenti mercati a livello globale.
Il sondaggio comprendeva domande sulle tendenze relative all’esperienza lavorativa e sulle sfide che le PMI si trovano ad affrontare quando si parla di nuovi strumenti tecnologici: ne è emerso che il 40% degli intervistati è insoddisfatto del proprio ambiente di lavoro.
Un giudizio negativo che non va sottovalutato né trascurato, dal momento che le PMI sono fondamentali per la crescita economica a livello globale, rappresentando oltre il 90% della popolazione aziendale, il 60-70% dell’occupazione e il 55% del PIL nelle economie sviluppate. Inoltre, secondo un precedente rapporto Forrester, una migliore employee experience porta benefici significativi, come migliori prestazioni lavorative, minore turnover e migliore esperienza del cliente, ed è dunque di importanza strategica riuscire a migliorarla.
PMI ed employee experience
A tal proposito, la ricerca Lenovo suggerisce innanzitutto di ascoltare attivamente i feedback dei dipendenti e migliorare l’uso della tecnologia, poiché il 71% dei rispondenti ha dichiarato di utilizzare ancora i desktop come dispositivo principale. In aggiunta, il 74% dei dipendenti di PMI intervistati non ha accesso a strumenti basati su cloud, né ha la possibilità di scegliere le tecnologie più adatte alle proprie attività.
I responsabili IT delle PMI devono quindi sviluppare una strategia efficace che sia in linea con le esigenze future dei dipendenti. La ricerca ha rivelato che quasi un terzo dei responsabili ufficio acquisti (30%) punterà maggiormente su soluzioni per sale riunioni intelligenti, il che incoraggerà una maggiore collaborazione in diverse sedi. Tuttavia, i responsabili IT devono spesso affrontare difficoltà nell’aggiornamento della tecnologia sul posto di lavoro, con il 45% che afferma che il budget a disposizione non è adeguato a coprire tutte le loro esigenze.
This is life: tecnologia e futuro del lavoro
In conclusione, secondo This is life – altro studio globale condotto da Lenovo – il 58% delle persone crede che la tecnologia stia creando un ambiente di lavoro più diversificato, con un ulteriore 58% che ritiene che essa permetta di ottenere posti di lavoro e carriere migliori, nonché di essere più produttivi sul lavoro grazie a una maggiore rapidità ed efficienza nel completare le attività. Tutti questi risultati evidenziano i vantaggi di una più ampia adozione delle tecnologie smart sul posto di lavoro per migliorare significativamente l’employee experience.
“Le PMI hanno aperto la strada a idee ormai ampiamente diffuse sulla mobilità del lavoro. Tuttavia questo non si riflette nella capacità delle PMI stesse di offrire ai propri dipendenti una tecnologia più flessibile per una migliore esperienza lavorativa” ha commentato Dilip Bhatia, Vice President Global User and Customer Experience di Lenovo. “Mentre i benefici e gli incentivi finanziari rimangono importanti per attrarre e trattenere il personale, le PMI devono anche essere disposte a investire in strumenti e tecnologie che favoriscano mobilità, flessibilità e inclusione“.
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