Come si valorizza un programma di welfare?

valore welfareL’obiettivo di un programma di welfare dovrebbe essere quello di promuovere il benessere organizzativo facendo convergere le esigenze dei collaboratori con gli obiettivi aziendali. Il problema oggi è che la maggior parte delle imprese italiane utilizza il welfare aziendale solo come uno strumento economicamente più vantaggioso, invece di sfruttarne le grandi potenzialità che possono emergere nella relazione tra azienda e persone.

Uno degli aspetti più negativi legato al panorama competitivo attuale è sicuramente la confusione causata dalla disinformazione e dall’aumento del numero di provider sul mercato, che negli ultimi anni è cresciuto molto grazie anche all’ampliamento della normativa di riferimento. Tra loro, la maggior parte non possiede il welfare aziendale come core business, e ciò implica la mescolanza di prestazioni ed errori nello scambio di informazioni.

La difficoltà maggiore sta nel comprendere effettivamente quale sia il significato intrinseco del welfare. Si è generato, infatti, troppo caos attorno a questo tema! Una delle cause principali riguarda anche l’inserimento di servizi molto diversi tra loro inclusi sotto lo stesso grande cappello denominato welfare. Il rischio è quello di una deriva verso un mercato di benefit indistinti, equivalenti alla retribuzione, senza una reale attenzione ai bisogni specifici delle persone. Così facendo, si tratterebbe di una visione limitata di tutti i vantaggi effettivi che potrebbero derivare dall’utilizzo del welfare, a causa di una cultura sbagliata e di una impreparazione da parte sia delle aziende sia dei lavoratori.

Vogliamo fare un passo indietro e tornare alle origini del termine stesso, per comprendere il vero perché della sua esistenza. Il welfare aziendale nasce come elemento integrativo del welfare pubblico, ormai non più sostenibile, e come sistema per migliorare il benessere e la qualità della vita delle persone, oltre che la produttività delle imprese. Tra le PMI ce ne sono molte che non possiedono ancora un piano di welfare, mentre nelle aziende più grandi è ormai decisamente diffuso. In queste ultime emerge la necessità di fare ordine all’interno dei piani e delle iniziative presenti.

Per questi motivi, le aziende che si trovano per la prima volta di fronte alla creazione di un piano di welfare oppure che decidono di affrontare una riorganizzazione dell’offerta di servizi già presente, possono incontrare diverse difficoltà. Il nostro obiettivo, grazie ai 17 anni di esperienza al fianco delle imprese, è quello di supportarle lungo tutto il percorso di progettazione e implementazione di un piano di welfare ad hoc.

Sebbene la realtà lavorativa odierna tenda a sembrare complessa ed estremamente variegata, è in crescita il numero di aziende che pone attenzione alla vita dei propri collaboratori, offrendo loro servizi mirati a migliorarne la quotidianità. Queste stesse aziende si trovano di fronte ad alcune difficoltà: da un lato la capacità di formare e informare circa la presenza e il corretto utilizzo dei servizi stessi, dall’altra la possibilità di renderli facilmente fruibili dai lavoratori. In molti casi, dunque, non sono i fattori esterni all’azienda a gonfiare le complessità, ma quelli interni, come per esempio la mancanza di comunicazione e di organizzazione sulle soluzioni utili a migliorare la qualità della vita dei collaboratori.

La nostra offerta trova il proprio caposaldo nella volontà di supportare le aziende verso la creazione di un piano strutturato capace di migliorare sensibilmente la quotidianità dei lavoratori, ponendo maggiore attenzione e creando maggiore coinvolgimento. Perché avere cura dei propri dipendenti non significa solamente agire sui benefit retributivi, ma anche permettere loro di riconoscersi nell’azienda e riconoscerla come luogo di convergenza di interessi. Il welfare aziendale, infatti, dovrebbe essere lo strumento tramite cui l’azienda può trasformarsi in una vera e propria comunità fatta di persone, non di soli lavoratori.

Il nostro Welfare Value racchiude, in maniera strutturata, tutte le fasi necessarie al fine di ottimizzare e valorizzare il programma di welfare aziendale. Il viaggio nel welfare avrà, quindi, quattro tappe fondamentali: fast check-up, marketing del piano welfare, nuovo portale welfare e ottimizzazione della gestione. Eccole nel dettaglio:

  • fast check-up – è il primo passo, utile ad allineare gli sviluppi del welfare aziendale agli obiettivi e alle aspettative dell’impresa e dei collaboratori, al fine di disegnare un piano di welfare coerente. Per realizzare al meglio questa prima fase è necessario raccogliere tutte le informazioni utili sui servizi in essere e sulle aspettative della popolazione aziendale. Questi dati vengono poi analizzati, discussi con l’azienda e reinseriti negli ingranaggi del motore che andrà a sostenere il nuovo e strutturato programma di welfare;
  • marketing del piano di welfare – una volta delineate le linee guida del programma, è fondamentale comunicare correttamente i servizi che compongono il programma. Il messaggio di cura e attenzione, da parte dell’azienda verso i propri collaboratori, è necessario e imprescindibile. Sono necessari, quindi, strumenti smart e adeguati, che siano portatori di messaggi altrettanto chiari ed efficaci;
  • nuovo portale welfare – per valorizzare il piano è necessario facilitare l’accesso ai servizi e il loro utilizzo da parte degli utenti. Come? Con l’adozione di un portale e di una app che porti la customer experience a livelli di efficienza massima. Strumenti ottimali anche per il monitoraggio del programma e per la gestione in outsourcing di alcuni processi. Per semplificare i processi e portare a un livello superiore la gestione e il controllo di essi. In questo caso, la scelta dell’azienda cliente può avere diverse sfaccettature, dettate dal livello di necessità che spinge l’azienda a fare welfare;
  • ottimizzazione della gestione – è l’ultima fase, che prevede la semplificazione dei processi e il controllo degli stessi. Le opzioni di gestione delle richieste dei lavoratori tramite il portale sono diverse, e ognuna porta con sé delle caratteristiche specifiche a cui l’azienda deve porre attenzione in termini di tempo e semplificazione delle risposte.

È fondamentale l’ascolto per comprendere fino in fondo quali servizi inserire per migliorare effettivamente la qualità della vita dei collaboratori ed essere sempre pronti a compiere il passo successivo, lo step corretto e decisivo verso la creazione di un ambiente di lavoro inclusivo e coinvolgente. Eudaimon mette al centro la persona in tutte le sue attività, sia interne sia verso i clienti, perché l’engagement è indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi aziendali. Il reale modello di welfare, infatti, non può più essere legato solamente ai vantaggi fiscali, ma è necessario intervenire in diverse aree al fine di inserire reali servizi capaci di coprire i bisogni sociali. È fondamentale pensare al welfare aziendale come un tema in continuo divenire, rispetto al quale sono necessari cultura e approfondimento continui per svilupparlo al meglio.

Le politiche interne al welfare aziendale fanno parte del sentimento di soddisfazione che il lavoratore prova prestando la sua attività all’interno dell’azienda. Quando quest’ultima dimostra attenzione verso le sue persone viene sicuramente ricambiata da una maggiore motivazione. Se i collaboratori sono persone soddisfatte e felici, lavoreranno con maggiore grinta e motivazione, aumentando la loro produttività. I servizi studiati ad hoc e inseriti all’interno di un piano di welfare sono progettati come reale sostegno alla vita di ogni lavoratore.

Articolo a cura di Eudaimon

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