Come si migliora la comunicazione interna

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Prima della pausa natalizia, i risultati dell’indagine svolta dall’università IULM ci avevano suggerito l’immagine di una imminente età dell’oro della comunicazione interna nelle aziende di ogni settore e dimensione.

Complice l’esperienza della pandemia, i responsabili della comunicazione interna hanno infatti potuto dimostrare sul campo la centralità del loro ruolo non solo in termini di employee engagement, ma anche di business continuity e di qualità del lavoro svolto in situazioni di emergenza.

Provando a lasciarci alle spalle le condizioni eccezionali conosciute in questi mesi, facciamo un ulteriore passo avanti nell’analisi di questa funzione all’interno delle organizzazioni, e del ruolo strategico che essa svolge o può svolgere nella vita lavorativa di tutti i giorni. Pensiamo per esempio a un’azienda di grandi dimensioni, con sedi e filiali dislocate in diversi Paesi: riuscire a comunicare in modo tempestivo ed efficace con tutte le persone che ne fanno parte è una questione di vitale importanza per la crescita, l’operatività e la competitività sul mercato anche in situazioni di assoluta normalità.

Si tratta quindi di pianificare una strategia che permetta alle aziende di poter contare su una comunicazione interna impeccabile ogni giorno dell’anno, qualsiasi siano le condizioni esterne e interne in cui si trova ad operare. Come si fa? In un articolo pubblicato su Intesys Journal, Alessandro Caso ha condiviso 5 consigli utili per evitare di incorrere nelle problematiche che più di frequente ostacolano la comunicazione interna nelle aziende.

Condivisione e know-how aziendale

Dialogo, feedback e condivisione della conoscenza sono la base di una comunicazione interna efficace e funzionale. Il knowledge sharing permette alle aziende di capitalizzare e valorizzare le competenze e le conoscenze di ciascun membro dell’organizzazione, migliorando inoltre il clima interno e favorendo il benessere aziendale.

Survey per l’ascolto dei lavoratori

La comunicazione interna è anche ascolto: l’azienda deve garantire alle sue persone la possibilità di esprimere le proprie necessità e aspettative, e impegnarsi a rivedere le proprie azioni in base a quanto emerso. In questo modo è possibile adattare i processi di comunicazione alle caratteristiche peculiari di ciascuna realtà aziendale.

Comunicare in smart working

Come abbiamo di recente imparato, gestire relazioni e comunicazioni da remoto può essere molto complesso. Il passaggio allo smart working richiede strumenti e canali di dialogo e condivisione adeguati a una collaborazione fluida e a uno scambio di informazioni sicuro tra singoli lavoratori e tra team.

Tool digitali per restare allineati

I tool digitali oggi a disposizione stanno semplificando notevolmente la collaborazione a distanza e le comunicazioni in real time all’interno delle aziende. Un aspetto da non trascurare nella scelta di questi strumenti è l’esperienza dei lavoratori: sono loro infatti il discrimine tra un’implementazione tecnologica di successo e un processo di digitalizzazione destinato a generare più problemi che benefici.

Meno distanza e più semplicità con le comunicazioni video

Infine, quando non si può contare sulla vicinanza fisica è fondamentale saper combattere la spersonalizzazione delle comunicazioni e delle interazioni tra colleghi. In questo senso l’utilizzo delle piattaforme di videoconferenza può essere utile, ottimizzando al contempo i processi interni e creando opportunità di scambio e formazione da remoto più semplici e accessibili.

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