Il miglioramento dell’employee engagement, del journey e della soddisfazione dei lavoratori dipende anche dalla tecnologia che hanno a disposizione: ce lo dice una nuova ricerca svolta da Forrester Consulting per Lenovo e Intel, dal titolo Empower Your Employees with the Right Technology.
Questo significa che, a livello di iniziative per migliorare la produttività e l’agilità aziendale, i decision maker IT hanno oggi molte frecce al loro arco, a patto di saper ascoltare i lavoratori e prestare attenzione alle loro esigenze quando si tratta di definire le priorità tecnologiche.
Reparto IT e dipendenti devono dialogare
Il passaggio a modalità di lavoro remote e ibride ha comportato la necessità di maggiori investimenti tecnologici: le aziende devono garantire alle loro persone dispositivi, software e servizi aggiornati per migliorare la loro esperienza, il loro coinvolgimento e la loro soddisfazione in questo nuovo scenario operativo. La buona notizia è che questa spesa ha fatto registrare un ritorno sull’investimento 5 volte maggiore in termini di produttività, flessibilità organizzativa e soddisfazione dei clienti.
Resta però una nota dolente: benché decision maker IT e dipendenti riconoscano nella soddisfazione per la tecnologia fornita l’obiettivo primario di questi investimenti – soddisfazione che, nel 60% dei casi, fa aumentare di più del 10% i parametri di employee experience –, entrambi faticano a mantenere viva una comunicazione efficace che possa orientare al meglio il percorso di innovazione aziendale.
Per fare qualche esempio di tale “disconnessione”, i decisori IT hanno come parametro primario la longevità dell’investimento in tecnologia invece del suo impatto sui team; l’84%, inoltre, ritiene che un dipendente possa facilmente sostituire il PC quando necessario, contro la metà dei lavoratori che dichiara la stessa cosa.
Linee guida per migliorare l’engagement attraverso la tecnologia
Secondo la ricerca Lenovo-Intel, ci sono alcune linee guida che le aziende possono seguire per migliorare i livelli di engagement dei lavoratori e i risultati che si possono ottenere attraverso gli investimenti tecnologici. Le riportiamo qui sotto.
• Riallineare gli investimenti
Secondo i dipendenti, accanto alla ricerca e agli investimenti dedicati a tecnologie emergenti e avanzate (come 5G, realtà virtuale e aumentata, intelligenza artificiale e machine learning), i decisori IT dovrebbero occuparsi delle priorità immediate segnalate dalle persone che lavorano in azienda, per esempio costruendo un solido parco PC e una base di strumenti di collaborazione.
• Riorganizzare le priorità
I decisori aziendali devono concentrarsi sul migliorare l’esperienza dei dipendenti, oltre che su specifici parametri di produttività. In effetti, la ricerca mostra che quasi l’80% dei decisori IT prevede di concentrarsi sul miglioramento dell’engagement dei dipendenti nei prossimi mesi.
• Concentrarsi sui PC
I PC sono ormai di importanza fondamentale per i dipendenti, con il 77% di loro che vede nel PC un elemento critico per il lavoro quotidiano e la collaborazione con i colleghi.
• Coinvolgere i dipendenti nelle decisioni di investimento in PC
Il 72% dei dipendenti ha dichiarato che ascoltare le persone – o comunque chiarire quali siano le loro esigenze – sia uno dei fattori più importanti per migliorare l’employee experience. I lavoratori comprendono il valore dei loro dispositivi nel determinare effetti sul business in base a parametri come prestazioni, connettività, affidabilità, ecc. Ascoltare il loro feedback può aiutare le aziende a valutare le migliori opzioni in fatto di tecnologia.
«Considerato che i dipendenti sono la più grande risorsa di un’azienda, lo studio consente di mappare l’opportunità di migliorare il ritorno sull’investimento in tecnologia coinvolgendo maggiormente i dipendenti nelle decisioni di acquisto» ha dichiarato Christian Teismann, presidente, commercial PC and smart devices business di Lenovo. «Nell’attuale scenario di lavoro remoto o ibrido, questi passi sono importanti per le aziende nel perseguire opportunità che vanno ben oltre la spesa iniziale in tecnologia».
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