Next normal: la work experience diventa ibrida

next normal work experience ibridaContinuiamo a parlare di lavoro ibrido e next normal, sull’onda di un nuovo studio che analizza e approfondisce il tema, per accompagnare le aziende lungo il percorso di riorganizzazione e ripensamento della work experience e delle strategie di collaborazione, comunicazione e organizzazione di persone e attività – percorso che, dopo l’esperienza della pandemia, non può più essere evitato.

L’indagine in questione è stata svolta da Poly (precedentemente Plantronics e Polycom) e si intitola Hybrid Working: creating the “next normal” in work practices, spaces and culture (“Lavoro ibrido: creare una nuova normalità per l’esperienza professionale, gli spazi di lavoro e la cultura”).

Realizzato sulla base di analisi condotte da esperti in smart working, psicologi e specialisti in design e progettazione degli spazi di lavoro, il rapporto mira a identificare le principali caratteristiche che il next normal sta assumendo nelle aziende. Ecco cosa è emerso.

Addio convenzioni, benvenuto next normal

Il primo aspetto da sottolineare è che, come ciascuno di noi ha ormai intuito, il Covid-19 non ha fatto altro che porre su un piano inclinato, accelerandole esponenzialmente, le esigenze di trasformazione della work experience che da più parti erano già state espresse: «La natura del lavoro stava cambiando già da prima della pandemia, perché sono le imprese che si stanno trasformando. Oggi la tecnologia non è una barriera per il cambiamento delle regole, ma il confinamento ha evidenziato la necessità di investire anche nelle componenti culturali e comportamentali relative al lavoro flessibile» ha dichiarato Tom Cheesewright, visionario e collaboratore del rapporto di Poly. «Il futuro è un ambiente di lavoro molto meno rigido, capace di soddisfare le esigenze di tutti i dipendenti e che, mentre offre loro esperienze lavorative più appaganti, gli permette di convertirsi in profili di valore aggiunto per le compagnie in cui operano».

Ecco allora che il lavoro ibrido tanto atteso è caratterizzato innanzitutto da:

  • nuovi modelli organizzativi, basati su politiche flessibili che permettono ai dipendenti di scegliere dove e quando lavorare;
  • orientamento agli obiettivi, perché – eliminando le abitudini e i pregiudizi tipici del presenzialismo – l’efficienza si valuterà in base alla produttività e ai frutti del lavoro;
  • investimenti ottimizzati per creare ovunque luoghi di lavoro personali, collaborativi e tecnologicamente attrezzati.

Restyling degli ambienti di lavoro

Se è vero che d’ora in poi l’ufficio sarà dove si trova il lavoratore, è altrettanto innegabile che a quest’ultimo vanno garantite una serie di condizioni perché possa svolgere le proprie attività al meglio. A tal proposito, lo studio identifica alcune tendenze globali che orienteranno la creazione degli spazi di lavoro ibridi del futuro:

  • gli spazi domestici per lo smart working saranno progettati in base a criteri ergonomici e disegnati per ispirare;
  • le organizzazioni investiranno in spazi di coworking anche al di fuori delle aree urbane per poter attrarre talento. La collaborazione di gruppo e le relazioni sociali con colleghi e clienti serviranno per un proficuo scambio di idee e per aumentare l’innovazione.

Last but not least: la trasformazione culturale

Ovviamente, il cambiamento sostanziale nel modo di vivere il lavoro che caratterizzerà il next normal non può esimersi dal chiamare in causa una trasformazione culturale che, accanto all’innovazione tecnologica, ha il compito fondamentale di sostenerlo e alimentarlo. Affinché i team siano agili, innovativi, rispettino criteri deontologici e siano sensibili alle necessità di ogni membro del gruppo, il rapporto di Poly afferma che le culture del lavoro devono essere:

  • inclusive – i team composti da profili diversi funzionano meglio, ma bisogna essere in grado di sfruttare e apprezzare le differenze personali;
  • curiose – la gestione “taglia unica” non va bene per tutti. I dipendenti risponderanno in modo diverso al lavoro ibrido e i manager dovranno imparare a informarsi, essere curiosi e fare domande;
  • basate su scopi specifici – gli obiettivi delle imprese stanno cambiando già da tempo, e questo cambiamento sta spostando l’attenzione sull’importanza di rendere il luogo di lavoro più significativo.

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