Valore D monitora l’inclusione nel settore insurtech

inclusione Valore D insurtechL’obiettivo numero 5 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite è dedicato alla promozione della gender equality a livello globale e all’emancipazione di tutte le donne e le ragazze. In funzione del raggiungimento di questo traguardo, Valore D ha svolto – in collaborazione con la Italian Insurtech Association (IIA) – un’indagine per capire quale sia la situazione attuale in termini di diversità e inclusione nel settore insurtech.

Il monitoraggio, iniziato nel mese di ottobre 2020, si è concentrato sull’efficacia e sul reale impatto organizzativo delle politiche di diversity & inclusion nelle aziende insurtech, che sono stati misurati attraverso lo strumento digitale dell’Inclusion Impact Index.

Insurtech e inclusione: i dati di Valore D

I dati emersi dal report diversity & inclusion mostrano che quasi la metà (48,1%) delle popolazioni aziendali è composta da donne, la maggior parte delle quali ricopre una posizione impiegatizia (71,7%). Il 29,3% della prima linea delle società analizzate è costituito da donne, risultato abbastanza lontano dal raggiungimento della parità, e nei CdA delle stesse è presente il 27,9% di donne tra i consiglieri; tra queste, il 66,7% delle consigliere ricopre ruoli non-executive.

Le differenze tra lavoratori e lavoratrici dell’insurtech riguardano anche il ricorso a part-time, smart working e congedo parentale facoltativo: in tutti e tre i casi sono le donne a utilizzare maggiormente queste soluzioni per conciliare i carichi di cura familiare con l’attività professionale.

I dati evidenziano inoltre una bassa presenza di politiche dedicate ai piani di successione per i ruoli apicali, che – anche quando presenti – ricadono essenzialmente sul genere maschile (che ricopre il 61,5% dei posti nelle pipeline). Infine, gli indicatori relativi al pay gap riportano un divario ancora piuttosto consistente, anche maggiore rispetto ai dati Index ed Eurostat, che per il settore privato riscontrano rispettivamente il 17,3% e il 17% nell’analisi del settore privato.

«Il raggiungimento della parità di genere in termini sia di leadership che retributivi è uno dei temi chiave su cui Valore D insiste sin dalle sue origini. Per ridefinire policy efficaci in materia di promozione dell’occupazione femminile è necessario innanzitutto partire dal principio di misurabilità, concetto alla base dell’Inclusion Impact Index» ha commentato Barbara Falcomer, direttrice generale di Valore D. «Ci auguriamo che sempre più realtà in Italia accolgano questo strumento per contribuire fattivamente al miglioramento del contesto occupazionale delle donne italiane».

COMMENTI