Disability Pride Network, i diritti vanno realizzati

Disability Pride NetworkPaura, vergogna, paternalismo, discriminazione: spesso sono questi gli atteggiamenti e le emozioni che contraddistinguono la quotidianità delle persone con disabilità, “soggetti fragili” agli occhi di molti, a cui non si riconosce la capacità né la possibilità di offrire il proprio contributo all’interno della collettività.

C’è quindi un po’ di strada da fare per lasciarsi definitivamente alle spalle tutti quei pregiudizi – inconsci e non – che ancora oggi confinano molte persone in una condizione di possibile multi-discriminazione dovuta alle loro condizioni biologiche, sociali e culturali.

Per promuovere i diritti civili e la piena inclusione sociale delle persone con disabilità nel 2015 è nato il Disability Pride Network, una rete internazionale aperta e in continua espansione; molti organismi e aziende hanno già aderito, tra cui anche Almaviva, Almawave e PerVoice. Il Network punta a diffondere un nuovo modo di vivere, pensare e valorizzare ogni singolo individuo, garantendo “la piena realizzazione di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali per tutte le persone con disabilità, senza discriminazioni di alcun tipo sulla base della disabilità” – come stabilito dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.

In questi giorni è stata annunciata la nuova Carta Comune dei Valori, pensata per rendere ancora più incisivo il percorso di trasformazione culturale fondato su inclusione, empowerment ed esercizio dei diritti.

Il decalogo del Disability Pride Network

Per realizzare fattivamente la rivoluzione appena delineata, tutte le aziende che scelgono di aderire al Disability Pride Network possono orientare e ideare le loro azioni e iniziative di inclusione seguendo questi dieci principi:

  • sostenere e promuovere l’autodeterminazione delle persone con disabilità, rispettandone dignità, autonomia e indipendenza;
  • rispettare e promuovere il valore delle differenze tra gli individui;
  • sostenere e incentivare ricerca scientifica e innovazione tecnologica;
  • educare a una cultura che non contempli la discriminazione;
  • sostenere e promuovere le pari opportunità, in particolare nei settori formativo e lavorativo, tra persone con e senza disabilità;
  • affermare il valore del contributo attivo delle persone con disabilità, valorizzandone attitudini e competenze;
  • incoraggiare il percorso evolutivo e le capacità dei bambini con disabilità, preservandone identità e potenziale evolutivo;
  • promuovere linguaggi e comportamenti in grado di superare stereotipi e pregiudizi riferiti alle persone con disabilità;
  • rivendicare, sostenere e promuovere l’accessibilità universale, in ogni sua declinazione, con particolare riguardo a oggetti, luoghi, linguaggi, saperi. Promuovere un turismo sostenibile per le persone con disabilità, con un’attenzione particolare al superamento delle barriere architettoniche, alla reale accessibilità ai mezzi pubblici, alle strutture alberghiere, ai luoghi di svago;
  • rendere realmente fruibile il patrimonio materiale e immateriale dell’umanità. Senza discriminazione alcuna nei confronti delle diverse forme di disabilità.

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