Quale futuro per il binomio AI-HR?

AI_HRCrisi, lavoro a distanza, gestione dell’emergenza e dell’imprevisto: il 2020 è stato un corso accelerato su questi e molti altri temi, evidenziando come sia fondamentale poter garantire la massima efficienza e l’operatività ottimale ad ogni lavoratore in qualunque luogo e in qualsiasi condizione.

Questo significa, tra le altre cose, garantire a ciascuno un accesso costante alle informazioni strategiche, ma anche un’esperienza umana, in grado di riportare stabilità, stimolare la crescita e promuovere una cultura basata sulla capacità di adattamento.

Le azioni da intraprendere in tal senso riguardano sia la trasformazione della cultura aziendale sia l’innovazione tecnologica; in questo secondo ambito, tra le soluzioni che possono dare una mano c’è l’intelligenza artificiale (AI).

Il 16 dicembre, in occasione della terza edizione di The Humanizing Era, parleremo anche di intelligenza artificiale nel mondo HR. Se vuoi continuare ad approfondire questo tema, puoi iscriverti qui.

AI ed HR, cosa possiamo aspettarci

Attualmente l’integrazione dell’AI nelle tecnologie dedicate al mondo HR è ancora agli albori, e spesso incontra resistenze all’interno delle organizzazioni. Secondo un’indagine svolta da Gartner, solo il 17% delle aziende usa già oggi soluzioni basate sull’AI nei propri reparti HR, e solo il 30% le introdurrà entro il 2022. Questo malgrado i benefici che una simile tecnologia porta con sé in termini di miglioramento e potenziamento del people management e del people development, quando viene implementata secondo criteri etici e responsabili.

«Introdurre l’AI sul posto di lavoro non serve solo a sbrigare mansioni pratiche o studiare trend statistici» ha spiegato Mark Goldin, Chief Technology Officer di Cornerstone. «È un modo per aiutare le persone a crescere e migliorarsi nel proprio ruolo; il che si trasforma, in cambio, in significativi benefici per il business. Il tutto promuovendo una cultura positiva e orientata alla crescita».

Il Cornerstone Innovation Lab for AI

Per ricercare e sviluppare soluzioni in grado di consolidare l’alleanza IA-HR, Cornerstone OnDemand ha inaugurato il Cornerstone Innovation Lab for AI, all’interno del quale esperti di dati e di machine learning lavorano per individuare modalità pratiche ed etiche di applicazione dell’intelligenza artificiale sul posto di lavoro.

Questo ha già portato alla creazione del Cornerstone Skills Graph, un motore per la ricerca delle skill che utilizza l’AI per scoprire quali sono le competenze dei lavoratori, definire quelle richieste per una data posizione lavorativa e ricollocare più rapidamente le persone. Ogni membro dell’organizzazione aziendale può così avere un maggior controllo sul proprio percorso di carriera e sulla propria crescita professionale, prendendo coscienza di eventuali lacune e ponendovi rimedio in modo immediato.

«L’impatto dell’AI sulle attività HR è enorme: le possibilità sono infinite. Oggi le aziende dovrebbero utilizzare l’AI per non farsi cogliere impreparate dai cambiamenti dinamici del business e affrontarli con la massima tempestività» ha concluso Cyril Le Mat, Director of Data Science di Cornerstone. «Detto questo, l’AI va gestita con molta attenzione nell’ambito HR. I dati sui dipendenti sono informazioni personali e sensibili, ed è per questo che il nostro Cornerstone Innovation Lab for AI si pone l’obiettivo di sfruttare al massimo il potenziale dell’intelligenza artificiale in modo etico e responsabile».

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