LinkedIn Emerging Jobs: che professionisti si cercano in Italia?

LinkedIn Emerging JobsNegli ultimi quattro anni il mercato del lavoro in Italia si è trasformato, delineando nuove tendenze in materia di skill, esperienze e figure professionali maggiormente ricercate dalle aziende – nazionali e internazionali – che operano in diversi settori industriali del nostro Paese.

Per conoscere meglio i cambiamenti di un simile scenario, LinkedIn ha pubblicato il rapporto Emerging Jobs Italia 2019, basato sui dati del LinkedIn Economic Graph. Il documento offre un punto di vista privilegiato e spunti utili sia per gli studenti e i giovani professionisti – che basandosi sui dati raccolti possono scegliere il percorso formativo più idoneo da intraprendere per fare carriera – sia per gli HR manager e i recruiter – che hanno ora a disposizione uno strumento utile per comprendere quale sarà l’evoluzione dei profili professionali in Italia nel prossimo futuro.

Emerging Jobs Italia 2019: la top 10

Prendendo in considerazione la top 10 dei lavori emergenti, dalla ricerca LinkedIn risulta chiaro che i profili che stanno diventando man mano più ricercati nel nostro Paese riguardano il settore digitale e tecnologico, con 7 posizioni su 10 chiaramente legate allo sviluppo di software e alla gestione dei dati informatici in ambito business.

Al primo posto troviamo infatti la figura del Data Protection Officer, seguita dal Salesforce Consultant e dal Big Data Developer. Al quarto posto si colloca invece la figura dell’Artificial Intelligence Specialist, uno dei profili professionali più innovativi e con il tasso di maggior crescita, non solo oggi ma anche in futuro. Scorrendo la classifica, al quinto posto troviamo il profilo del BIM (Building Information Modeling) Specialist, una figura tecnica altamente specializzata e deputata all’ottimizzazione di tutte le fasi che riguardano la progettazione, l’edificazione e la gestione della costruzione degli edifici per mezzo di un software. Al sesto posto c’è la figura emergente del Lending Officer, ovvero quel professionista deputato a determinare e dettare le pratiche di prestito dell’istituto finanziario per il quale lavora.

Al settimo posto si posiziona la figura del Warehouse Operative, meglio conosciuto in Italia come Responsabile Magazzino, un ruolo professionale che – con la crescita costante dei servizi di e-commerce – sta vivendo una vera e propria evoluzione delle mansioni e delle responsabilità. All’ottavo e al nono posto troviamo altre due figure legate alle professioni tech, assolutamente strategiche per la crescita e il consolidamento del business aziendale: il Data Scientist e il Cyber Security Specialist. Chiude la classifica il Customer Success Specialist, una nuova figura nell’ambito della relazione con i clienti, il quale – a differenza di altri colleghi più “tradizionali” del reparto CRM – si trova a lavorare in modo proattivo all’interno dell’azienda e con i clienti, al fine di ottenere una soluzione soddisfacente per tutti i soggetti coinvolti.

Da segnalare anche, al ventesimo posto, l’Information Technology Recruiter, una figura emergente nell’ambito delle risorse umane e dedicata specificamente alla ricerca dei migliori talenti tech presenti sul mercato, a ulteriore dimostrazione della crescente importanza dei lavori digitali per il futuro dei professionisti in Italia.

Le digital skill in Italia si fanno ancora desiderare

La ricerca LinkedIn Emerging Jobs Italia 2019 dimostra quindi chiaramente quanto sia importante per i professionisti italiani avere un livello di preparazione adeguato in ambito tecnologico/STEM, ma i dati di quest’ultima indagine ribadiscono quelli emersi nella ricerca Recruiter Sentiment 2019 Italia, svolta dalla società Coleman Parkes per conto di LinkedIn. Da entrambe emerge che i lavoratori italiani denunciano ancora diverse carenze in termini di digital skill, competenze sempre più fondamentali per trovare lavoro e crescere professionalmente nell’attuale mondo fluido e dinamico, connesso e legato all’evoluzione delle tecnologie e delle intelligenze artificiali.

Secondo i responsabili HR italiani, tra le competenze professionali fondamentali oggi per entrare e crescere nel mercato del lavoro vi sono le competenze in ambito tecnologico e di coding (15%), la capacità di gestire in maniera adeguata le funzioni del pacchetto Microsoft Office (14%), le competenze nell’ambito dei social media (12%), il web design (11%) e l’analisi dei dati (10%).

Pensando all’odierna forza lavoro disponibile in Italia, i recruiter italiani hanno invece affermato che le competenze che mancano maggiormente ai professionisti italiani sono proprio le competenze in ambito tecnologico e di coding (36%), le capacità di problem solving (31%), la creatività (30%), l’abilità di gestire i tempi di lavoro in maniera corretta (28%), le competenze nell’ambito del web design (28%), la capacità di collaborazione (27%) e il senso di leadership (26%).

In generale, il 40% dei recruiter italiani pensa che non vi siano abbastanza candidati con le giuste competenze digitali rispetto ai posti di lavoro disponibili. Questo elemento – considerando anche le prospettive dettate dalla Commissione Europea nell’ambito delle competenze digitali a partire dal 2016 – conferma che in Italia c’è ancora molto da fare per raggiungere il traguardo di una corretta formazione in ambito digitale fin dagli anni dell’istruzione primaria e secondaria, per preparare al meglio le nuove generazioni a cogliere le opportunità di lavoro del prossimo futuro.

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