I primi segnali erano stati rilevati già tra il 2009 e il 2014: in quei 5 anni, infatti, i dati raccolti nei registri annuali Fortune mostravano una chiara correlazione tra ambienti di lavoro valutati come “migliori” dai dipendenti e livelli di performance decisamente più elevati (+84% rispetto alle aziende S&P 500).
Segno inequivocabile che puntare sull’engagement, la motivazione e la collaborazione delle persone che fanno parte di un’organizzazione paga, eccome.
Ultimamente si è tornati sull’argomento evidenziando come i lavoratori siano dopotutto assimilabili ai clienti, considerando per esempio il peso che soddisfazione e insoddisfazione di entrambi hanno nel determinare le sorti di un brand.
Se è vero poi che ciascuno di noi porta con sé sul luogo di lavoro le aspettative che in qualità di cliente nutre in termini di personalizzazione, efficienza e semplicità dei servizi e dell’esperienza che le aziende gli offrono, ecco che poter garantire anche internamente comunicazioni, trasparenza e assistenza impeccabili diviene essenziale per la talent retention.
L’importanza dell’help desk interno: il report Zendesk
Ribadiamo il concetto: “La forza lavoro moderna sa ciò che vuole e non scende a compromessi” (Gallup, State of the American Workforce). Dal momento che le aspettative sono quelle delineate qui sopra, una via efficace per soddisfarle è quella di implementare un help desk interno, in grado di garantire ai lavoratori la disponibilità di informazioni chiare, reperibili rapidamente e senza sforzo.
I vantaggi connessi all’adozione di un help desk interno – tra cui maggior engagement, collaborazione interfunzionale, soddisfazione e fiducia nella leadership aziendale – sono stati analizzati da Zendesk nel report Coinvolgimento dei dipendenti e collaborazione: l’importanza degli help desk interni.
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