Famiglia, welfare, meritocrazia: i desideri dei Millennials

Posto fisso e famiglia: sembrano aspirazioni d’altri tempi, un po’ vintage, eppure i Millennials ci credono ancora, pur differenziandosi dai lavoratori più “anziani” per altri aspetti, come rilevato dall’edizione 2018 dell’Osservatorio Generazione Z, Millennials, lavoro e welfare aziendale promossa da Edenred e Orienta. L’indagine ha coinvolto un campione di oltre 5.000 ragazzi appartenenti alla generazione digitale, caratterizzata da elevati livelli di scolarizzazione, significative competenze digitali, disponibilità alla mobilità, spiccato senso di autonomia e un’idea del lavoro informale, meritocratica e poco gerarchizzata.

Quello che i Millennials vogliono

Secondo i dati emersi, l’88.9% del campione ha una spiccata preferenza per il lavoro da dipendente, eMillennials_lavoro l’83% ritiene la formazione scolastica e universitaria determinante per il proprio futuro nel mondo del lavoro. Passando alla tipologia di impiego desiderata, il 66.5% ha dichiarato di prediligere il lavoro intellettuale, mentre il restante 33.5% quello manuale. Il 77.01% è disponibile a fare un’esperienza di lavoro all’estero e per il 69% la dimensione aziendale non influisce sulle proprie preferenze lavorative, benché il 74% degli intervistati sarebbe felice di poter lavorare in una startup. Alla domanda “Per l’azienda sono più importanti, secondo te, le tue competenze professionali o quelle umane (come un carattere aperto e brillante) e caratteriali?” il 57.6% ha indicato le competenze professionali e solo il restante 42.3% quelle umane, le cosiddette soft skill. Tuttavia, come ricordato da Giuseppe Biazzo, AD Orienta, “è bene sapere che soprattutto su queste competenze umane si gioca la scelta dei direttori del personale rispetto a una candidatura. Un numero consistente di giovani ne è conscio, ma è necessario diffondere maggiormente tale consapevolezza“.

L’azienda ideale

Millennials_azienda_idealePer una maggioranza schiacciante del campione (81.5%) l’azienda ideale è quella che valorizza le potenzialità dei dipendenti, facendoli crescere in un contesto meritocratico. Il valore del merito è in assoluto al primo posto, seguito dal valore delle prospettive di carriera (75.05%); la “buona retribuzione” è solo al terzo posto, indicata dal 58.01% del campione.

Subito dopo vengono gli aspetti legati a benefit (32.39%), welfare e organizzazione del lavoro (32.16%). Il welfare aziendale merita un approfondimento particolare, soprattutto quello che prevede piani specifici per i giovani dipendenti, indicato dall’83.5% degli intervistati come elemento chiave dell’azienda ideale ─ dato confermato anche da altre ricerche sui giovani, che evidenziano come l’insicurezza e le difficoltà economiche siano l’impedimento principale rispetto alla creazione di una famiglia.

Molte aziende hanno cambiato modello di organizzazione del lavoro, del business e, in alcuni casi, la loro stessa cultura aziendale per affrontare le nuove sfide del mercato” ha concluso Luca Palermo, AD di Edenred Italia. “Questi cambiamenti hanno un comune denominatore: la creazione di un ambiente di lavoro che favorisca benessere e produttività. Il welfare aziendale riveste, in questo senso, un ruolo sempre più determinante e, come dimostrato dalla ricerca, le nuove generazioni ne sono pienamente consapevoli“.

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