HR trend per il 2021

HR trend 2021Con l’avvicinarsi delle vacanze natalizie, abbiamo effettuato un’analisi delle previsioni più autorevoli per il settore HR nel 2021. Per fare un po’ d’ordine tra le molteplici voci, abbiamo analizzato i trend individuati da 12 articoli autorevoli e stilato una classifica di quelli più popolari. Com’è comprensibile, le iniziative HR del prossimo anno appaiono pesantemente influenzate dalla pandemia di Covid-19.

I 16 principali HR trend per il 2021

Focus sul benessere dei dipendenti

La pandemia del 2020 ha indubbiamente segnato le persone, tanto da spingere le aziende a mettere al primo posto tra le priorità HR del 2021 la cura del benessere del personale. Questo si tradurrà in un ampliamento dei benefit dedicati, anche grazie all’aumento di app e servizi digitali. Tra le offerte figureranno anche servizi e prodotti per tutelare la salute mentale dei dipendenti.

Aumentano gli HR specialist

Le competenze che un professionista delle Risorse Umane deve possedere sono sempre di più. Di conseguenza tra gli HR trend del 2021 c’è anche l’aumento di professionisti HR specializzati in ambiti più circoscritti. Avremo, per esempio, esperti di HR analytics, di employer branding e talent acquisition, di engagement dei dipendenti, ecc. Grazie a queste figure specializzate e a conoscenze fondamentali, come la mappa e il gap delle competenze aziendali, il dipartimento HR avrà un ruolo più importante nelle strategie aziendali.

Curare l’employee experience ibrida

Nel 2021 il dipartimento HR dovrà mantenere alto l’engagement e costruire una solida employee experience nonostante la forza lavoro sia suddivisa tra ufficio e casa, e comprenda un alto numero di collaboratori esterni. Grazie al supporto del digitale dovrà rivedere tanti processi – dall’onboarding al piano di benefit, dalle valutazioni al talent management – per soddisfare questa forza lavoro ibrida.

Puntare sulla formazione continua per il reskilling

Una delle sfide più importanti per le aziende nei prossimi anni sarà quella dell’aggiornamento delle competenze. Le skill necessarie per il mondo del lavoro evolvono infatti così rapidamente da richiedere un approccio dinamico e continuo alla formazione, sia per le competenze soft che per le hard. La tecnologia assorbirà le mansioni più automatizzate e ripetitive, mentre l’uomo si concentrerà su quelle creative e strategiche.

Prosegue la crescita dell’intelligenza artificiale

Da quando abbiamo iniziato a pubblicare la nostra analisi degli HR trend, a fine 2017, l’intelligenza artificiale ha sempre fatto parte della classifica dei più pronosticati. Questo dimostra che il processo di assimilazione e perfezionamento di una nuova tecnologia richiede tanto tempo. Dopo essere stata sperimentata nel recruiting, l’intelligenza artificiale ha fatto il suo ingresso in altri ambiti della gestione Risorse Umane, come la formazione, l’engagement dei dipendenti e gli HR analytics. Nel 2021, l’IA verrà introdotta in tante aziende, ma continuerà a essere – per lo meno in Italia – una tecnologia alla portata di poche.

I software HR in cloud hanno vinto

Con l’aumento dello smart working i software in cloud hanno definitivamente messo da parte quelli on-premise, nelle Risorse Umane come in altre aree aziendali. Non solo perché utilizzabili ovunque e con qualunque dispositivo, ma anche perché consentono ai dipendenti di accedere in self-service, decentralizzando la gestione HR. Nel 2021 verranno preferiti sistemi che offrono un’esperienza utente gradevole e un’interfaccia facile anche per chi li utilizza saltuariamente.

Tempo di decisioni data-driven

In periodo di crisi è vietato sbagliare. Una ragione in più per accelerare sul ricorso ai people analytics per supportare le decisioni, sfruttando la mole sempre maggiore di dati archiviati nei software di gestione HR. Gli HR analytics offrono informazioni utili sul tasso di assenteismo, sul turnover, sull’equilibrio dei salari, ecc. I sistemi più sofisticati potranno avanzare delle previsioni aiutando il dipartimento HR, per esempio, a trattenere in azienda un dipendente in procinto di dare le dimissioni.

Coltivare la generazione Z

Tra gli HR trend per il 2021 c’è anche il tema generazionale. La generazione Z sarà infatti sempre più presente nel mondo del lavoro, portando a 4 o 5 il numero di generazioni che coesistono in ufficio. Come ogni nuova generazione, la Z ha una sua scala di valori e priorità. Il dipartimento Risorse Umane dovrà quindi aggiornare i percorsi di carriera, i benefit, le policy e trovare la giusta chiave per motivare i nuovi colleghi e coinvolgerli nella mission aziendale. Grande attenzione verrà data alla Corporate Responsibility e alla sostenibilità.

La GIG economy è sempre più gigante

Le incertezze causate dalla crisi e la chiusura degli uffici hanno accelerato un processo già in atto, ovvero la crescita dei lavoratori della GIG economy, atipici e indipendenti, che secondo alcuni studi potrebbero anche superare il 40% dei dipendenti di un’azienda. Il dipartimento Risorse Umane dovrà studiare policy, retribuzioni e meccanismi di engagement adeguati, e anche la tecnologia HR dovrà evolversi per supportare queste esigenze.

L’employer branding farà ancora la differenza

L’employer branding, che aveva dominato le classifiche degli HR trend negli anni scorsi, è oggi un tema meno urgente per un semplice motivo: la sua importanza è ormai stata recepita dalle aziende. Nel 2021, la ripresa economica metterà in concorrenza tante aziende per i candidati migliori. Per ottenere ottimi risultati bisognerà curare il percorso di candidatura e creare una pipeline di profili interessanti.

Promuovere la diversity

Nel 2020 il tema della diversity è stato portato alla ribalta negli Stati Uniti dal movimento Black Lives Matter. In Italia, invece, abbiamo fatto ulteriori passi indietro nel gender (pay) gap, dato che molte madri hanno dovuto rinunciare al lavoro per prendersi cura dei figli durante il lockdown. Nel 2021 le aziende che vogliono avere successo dovranno cercare di recuperare terreno e assottigliare il divario, soprattutto nei ruoli di leadership.

Benefit e retention

Il paniere di benefit offerto dall’azienda diventerà uno strumento di retention ancora più decisivo nel 2021. Per questo tante imprese espanderanno l’offerta, includendo sia benefit più tradizionali, come il parcheggio e la navetta per l’ufficio, sia prodotti e servizi più moderni, come la telemedicina.

Blockchain & Risorse Umane

Questa tecnologia resa celebre dal bitcoin dà il suo meglio nel tracciamento dei dati e nella protezione della privacy. Potrà quindi essere utilizzata con successo nel settore della tecnologia HR, per rispettare normative come il GDPR e garantire l’autenticità di documenti, percorsi professionali e titoli formativi.

L’importanza del change management

La capacità di adeguarsi al cambiamento farà la differenza nel ciclo di vita di un’azienda. Si dovranno tenere sotto osservazione i macrotrend globali e valutare quali di questi potrebbero avere un impatto sull’azienda, e di che tipo.

Regolamentare il lavoro a distanza

Dopo un simile 2020, è abbastanza naturale che tra gli HR trend del 2021 compaia anche lo smart working. Una volta rientrata – si spera – l’emergenza, si dovrà mediare tra il desiderio di tanti dipendenti di proseguire l’esperienza del lavoro da casa e le preoccupazioni dei manager su un possibile calo della produttività. Altri problemi riguardano i tempi di reperibilità, che tendono a dilatarsi, e l’utilizzo di strumentazioni (computer, sedie, scrivanie, luci) non pensate per il lavoro in casa. Di certo, è giunto il momento di dare un contorno normativo solido a questa modalità di lavoro, sia a livello statale che aziendale.

Nuovi impieghi per la realtà virtuale

Anche la realtà virtuale potrebbe rivelarsi un ottimo alleato in tempi di smart working. Per esempio nel recruiting, permettendo ai lavoratori manuali di dimostrare le loro competenze a distanza. Altrettanto importante potrà essere il contributo apportato nella formazione e nell’onboarding.

Andrea De Vita
Responsabile marketing di Altamira

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