Workplace 2020: ecco cosa non potrà più mancare

workplace 2020Si sente spesso dire che le aziende sono oggi impegnate in una sfida costante per mantenersi competitive sul mercato e conquistare i talenti, ma quali saranno i fattori da non trascurare quest’anno per riuscire vittoriosi? Non è possibile infatti ignorare che il mondo del lavoro e il nostro modo di approcciarci ad esso sono stati profondamente trasformati dalle nuove tecnologie e tendenze affermatesi nel corso del 2019. Consapevole di questo, IWG – International Workplace Group (società che ha creato la più ampia rete di spazi di lavoro flessibili a livello globale) ha evidenziato nella sua Global Workplace Survey i 5 trend che le aziende dovrebbero seguire nel 2020.

Il benessere dei dipendenti non è un “di più”

Nel 2019 le aziende hanno posto particolare attenzione al benessere dei dipendenti, maturando una maggiore consapevolezza circa gli effetti dannosi che la sindrome da burnout può avere sulla salute fisica e mentale. Un recente studio di Levell ha rivelato che il 60% dei lavoratori sperimenta un calo delle prestazioni causato da stress cronico sul posto di lavoro, mentre una ricerca di Kronos mostra che il 95% dei responsabili HR pensa che lo stress equivalga a “sabotare la fidelizzazione della forza lavoro“. Per affrontare queste problematiche e mantenere sempre vivo il coinvolgimento dei dipendenti, è possibile ricorrere a pratiche come meditazione, mindfulness o corsi di formazione cognitivo-comportamentale. Queste tecniche aiutano a rifocalizzare e rilassarsi: alcuni studi neurologici dimostrano infatti che la meditazione è in grado di potenziare le aree del cervello che regolano le emozioni, migliorare la durata dell’attenzione, aumentare le prestazioni e la produttività e, in generale, migliorare il grado di soddisfazione sul lavoro.

I professionisti di tutto il mondo chiedono flessibilità

La possibilità di lavorare in modo flessibile oggi non è più un semplice desiderio, ma una vera e propria richiesta dei professionisti, tanto che proprio per questo motivo il 45% delle aziende sta implementando politiche di smart working. In generale, con il 62% delle aziende in tutto il mondo che ha adottato questa policy, il lavoro flessibile si è rivelato una super tendenza capace di rispondere alle necessità dei dipendenti e offrire loro la libertà di lavorare nel modo che meglio si adatta alle loro esigenze. Quando le aziende consentono una maggiore autonomia durante la giornata lavorativa, inoltre, aumentano la soddisfazione dei dipendenti, la loro fidelizzazione, lealtà e benessere, a tutto vantaggio degli stessi datori di lavoro. La Global Workplace Survey di IWG ha mostrato, infatti, che la maggior parte dei leader aziendali ritiene che queste policy migliorino l’efficienza dell’ambiente di lavoro, con oltre due terzi di essi che testimoniano un aumento della produttività del 20% o più. Non solo: i dipendenti che si avvalgono dello smart working fanno meno assenze, poiché possono adeguare l’orario lavorativo alle esigenze della vita privata.

La generazione Z entra a far parte della forza lavoro

Quest’anno la generazione Z – conosciuta come la prima generazione completamente digitale – si è unita per la prima volta alla forza lavoro attiva. Secondo alcuni studi, il 60% degli appartenenti a tale generazione preferisce imparare attraverso tutorial e video di YouTube: questo rappresenta una nuova sfida per le HR, che dovranno adattare gli attuali metodi di formazione per coinvolgere al meglio i nativi digitali.

Il 5G accelera il luogo di lavoro

Nel 2019 è stata introdotta la rete 5G, che offre alle aziende velocità di connessione significativamente più elevate, tempi di risposta più rapidi e maggiore affidabilità rispetto alle reti 4G. Questa nuova tecnologia vedrà tempi di latenza quasi inesistenti, che consentiranno di condividere i dati quasi in tempo reale. Le aziende saranno inoltre in grado di eseguire compiti più complessi con una velocità e potenza di rete tali da aprire nuove possibilità. Il 5G contribuirà poi alla digitalizzazione e all’automazione di più processi, per supportare nuovi livelli di produttività.

Spazi di lavoro flessibili

Flessibilità è stata la parola d’ordine nel 2019: gli spazi di lavoro flessibili sono infatti sempre più strategici per le aziende, poiché offrono ai professionisti la possibilità di lavorare in un ambiente adatto a loro. Questa si traduce a sua volta – come già evidenziato – in un aumento della produttività, con il 54% dei dipendenti che afferma che lavorare da remoto permette di lavorare di più. I risultati dell’annuale Global Workplace Survey di IWG hanno inoltre rivelato che il 65% delle persone ritiene che la possibilità di personalizzare il proprio ambiente di lavoro le renda più produttive: un bel vantaggio per le aziende nel 2020.

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